Un amore alla cassa
di Loredana Costantino
Ci sono storie che durano il tempo di una fila alla cassa del supermercato, di domenica pomeriggio. Quando entri con le cuffie mentre ascolti “somebody to love” e senti tutta la grandezza della voce di Freddy Mercury e non te le togli manco a morire, prendi la tua bella Chimay blu e lo yogurt per tua figlia e ti metti in coda e davanti a te loro due con la spesa della settimana. Lei che mette la frutta e la verdura sul fondo del carrello sotterrandola di mille altre cazzate, roba in scatola bio e buste di roba precotta a vari livelli e lui mi guarda le mani, ci vede lo yogurt e la Chimay mentre io sono in un altro mondo e mi guarda. Ci guardiamo, mentre io sono in paradiso con in Queen lui guarda lei che trasloca il mondo sulla cassa e corre di là.
Torna con una birra, da mezzo litro e la ficca nel carrello, lei la guarda e lo guarda e mi guarda e per due secondi tutto si ferma.
Lui prende la bottiglia dal carrello e la deposita sul nastro e si rimette su, fermo, presente.
Lei ricomincia il trasloco, le casca una prima busta di surgelati, la riprende sbuffando, si sta scongelando e bagna in giro.
Lui nel frattempo è già a fine cassa coi sacchetti che guarda la sua bottiglia scivolare mentre a lei continuano a cascare cose dalle mani, non riesce a sistemare tutto senza far cadere almeno una cosa, mentre quella bottiglia è lì che indisturbata e indisturbante prosegue la sua discesa sotto gli occhi di lui che già sta pensando in quale sacchetto infilarla; è quasi fatta, stanno per pagare, buoni pasto che per pochi euro sballano.
Il panico, lei lo guarda con l’aria di chi vuole rimporverargli questa cazzata della bottiglia di birra, ma lui ormai, come si dice, ha il porco dentro.
Stasera quando stapperò la mia Chimay lo penserò con affetto.