Te lo do io il boiler
di Amica Fritz
Boiler, istruzioni per l’uso. Ndr. Tempo fa, girava su Facebook la foto di un attore fichissimo ammericano in compagnia della moglie, decisamente in carne. In alcuni commenti, un mio amico la appellò “boiler”.
Cominciamo dall’inizio: ogni boiler, in un momento della propria vita, è stato una donna magra. Non foss’altro perché tutti nasciamo pesando intorno ai tre chili.
Corollario: il boiler darà la colpa dell’essere ingrassata a qualche fattore esterno: per chi scrive, la cocarnitina, piaga alla quale pochi nati degli anni 70 sono scampati.
È ottimista, ha un armadio pieno di “quando dimagrisco me lo metto”. Il boiler (superata la cazzo di adolescenza) è simpatica, ironica, si prende in giro da sola. Come crediate si sopravviva ad anni di scuola in cui ti dicono di tutto? Prevenendo, nascondendo, facendo finta che non importi.
Chiaramente, crescendo importa sempre meno, ma ogni boiler porterà con sé una frase, un “ma ti pare il caso?” detto da un completo estraneo mentre mangia un gelato, le occhiate di quello stronzo dell’ultimo banco che le piaceva e che ha capito calcolarla solo per la solita amica (figa, perché il cielo dona al boiler amiche fighe ).
Il boiler non invidia chi si merita la magrezza, chi mangia polistirolo ed erba condita con acqua senza bollicine, chi va in palestra sudando ogni calorie benché non gli piaccia. Il boiler invidia terribilmente i magri di costituzione, quelli che “oggi sono nervosa, mi si chiude lo stomaco, ho perso un chilo perché Michele ha guardato Mariella”. Come si concilia tutto questo con il metabolismo che: sei nervosa/fame; incazzata/fame; in piena delusione d’amore/fame; felice/fame? E non è giusto, dai!
Il boiler, cari amanti della palestra, VORREBBE andare in palestra, ma la soffre. Non so se gli amanti della corsa, chi “il sudore è liberatorio”, chi “ammazzarsi i addominali è fantastico” possa crederci… che posso dire? Avrete qualcosa che vi sfrantuma le palle, cari atleti della zia… la letteratura russa, il pop funk inglese (quasi cit), i film sdolcinati, quelli in cui ci sono meno dialoghi che sparatorie, la messa in latino… ecco. Il vostro peggior incubo di noia? Ecco.
Il boiler, in presenza di un folto gruppo di persone, è sempre in grado di dirvi chi sia la persona più grassa presente. Anche perché 9 volte su 10 è lei. Il boiler ha fatto più diete di quante voi possiate immaginare. È capace di dirvi quante calorie ci siano in ogni boccone di cibo che vi infilate in bocca. È un talento innato allenato ogni giorno, eh, dovremmo avere una priorità nei concorsi, altro che.
La verità è che il boiler adora in cibo. Pensa che sia uno dei piaceri della vita (tipo il sesso, almeno così dicono!), le fa tristezza chi dice “mangio per sopravvivere, ma non mi interessa”. Pensa che il cibo sia cultura, amicizia, un modo per dire “ti voglio bene”. La sua paura costante è “se mi metto a dieta mi intristisco”.
Nzomma, due istruzioni per l’uso ve le ho date. Le prossime più avanti, quando dimagrisco e mi metto quei jeans!
(Note finali. Il presente post è IRONICO. Lo scrivo in quanto appartenente alla categoria. Non tratta di disturbi alimentari, che sono una cosa serissima)
Nessun boiler è stato maltrattato per scrivere questo post (oltre all’autrice, ma siccome ha fatto da sola, cazzi suoi)
Ciccia
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10 e lode
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