Sono curvy e me ne vanto
C’erano una volta Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Marisa Allasio. Oggi le chiameremmo curvy, cinquant’anni fa erano icone di bellezza e fascino. Che quelle curve le esibivano con orgoglio.
Mi torna in mente uno spezzone di un film, credo fosse “Poveri ma belli”, con Marisa Allasio che cammina per le strade di Roma e i giovanotti che fischiano ammirati. Lei civetta un po’. Perché avere le curve, qualche chilo in più era motivo di orgoglio. I fianchi larghi e un seno generoso considerati attraenti.
Poi sono arrivate le top model, le gambe magrissime e i decoltè piatti. Le passerelle si sono affollate di taglie 38 e le forme femminili condannate come un oltraggio.
Mondi diversi, stili diversi, gusti diversi. Che mai però dovrebbero fare vergognare una donna del proprio corpo, né in un caso né nell’altro. Perché anche qualche chilo non conta se si sta bene con se stesse e in salute, perché agli uomini quelle curve piacciono (e a noi donne piace piacere, inutile negarlo), perché non è una prima o una quarta di seno a cambiarci la vita.
Leggo della madre di miss Puglia che ha contestato la partecipazione delle ragazze “oversize” al concorso per eleggere la reginetta d’Italia e provo grande tristezza per questa donna, per la quale è più importante un titolo, la carriera, il mondo dorato piuttosto che la sostanza. E la sostanza è questo esercito di ragazze che si affanna per dimagrire, per essere perfette, per apparire.
Ma sapete che c’è? Io a un piatto di pasta o a un calice di vino non voglio rinunciare, perché non è la mia bilancia a dire se sono felice o triste, se il futuro mi sorride o mi prende a calci in culo, se ho la stima di chi mi sta intorno o meno. Con un pizzico di orgoglio curvy, io me ne fotto.
pubblicato su diPalermo.it
Claudia Magistro
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beddazza mia quella chiusa è emblematica, dovremmo fottercene tutti
bedda, ti citofono
:*
Cla
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