Quei maschi come dr Jekyll e mr Hyde
Guida semiseria ai maschi bipolari. Perché essere donna è difficile, assai. Perché non ci basta che partoriremo con dolore, che siamo costrette al tacco 12 e dai 12 anni in su abbiamo pure i dolori del ciclo. No, ci toccano pure i maschi. Ecco, vi dico due cosette.
– Vi piace la donna un po’ triste, che ha sempre un motivo per sentirsi giù, con la lacrima facile. Tira fuori la vostra parte più macha. Ma non troppo triste, attenzione. Se no vi rompete le palle con queste femminucce lamentose. Insomma amiche mie, attente alle dosi del Prozac.
– La volete figa, sempre con la biancheria di pizzo, la piega appena fatta, le unghie perfette. Compratevi una bambola. Che noi nel frattempo c’abbiamo anche da fare la spesa, andare al lavoro, vedere le amiche per l’aperitivo, andare a yoga, fare un salto a quella mostra che volevamo vedere e stirarvi le camicie che ancora dopo quarant’anni non avete imparato che si inizia dal colletto.
– A letto volete una pantera, una che vi faccia sentire dio (ma soprattutto un po’ Rocco). Ma quando ne trovate una che fra le lenzuola è a suo agio come dal parrucchiere non va bene, una che vi fa dimenticare ore e ore su youporn è troppo e diventa una zoccola. Perché il piacere del sesso è prerogativa maschile. Quindi potreste anche fare da soli.
– Se vi chiamiamo siamo appiccicose, se non ci facciamo sentire siamo algide. Allora stiamo lì ore a dirci: gli scrivo? O lo chiamo? Anzi no, aspetto che si faccia vivo lui. Salvo poi scrivere una minchiata su Facebook sapendo che entro trenta secondi netti arriverà il vostro messaggio (un’ora al massimo solo se siete dal dentista o sta giocando la vostra squadra). Perché ci faremo anche le pippe mentali, però sappiamo come farcele dopo anni e anni di esperienza.
– Quella intellettuale è noiosa, quella che parla di calcio non ne capisce niente, quella che conosce solo scarpe borse e vestiti è oca. Se poi è un’intellettuale fashion che conosce il fuorigioco e cucina come Cracco vi cagate definitivamente addosso. Perché il troppo non fa per voi. E lo dite pure.
– Un giorno siete attentissimi, sapete pure che di che colore ho l’ombretto (e mediamente o siete daltonici o se vi diciamo color tortora pensate che abbiamo sacrificato un uccello). Il giorno dopo non vi ricordate nemmeno quanti anni ho, se sono italiana o straniera, se ho studiato economia o sono una pittrice affermata. E noi lì a chiederci cosa abbiamo sbagliato. Uomo, il più delle volte abbiamo sbagliato uomo.