La truffa dei filtri
L’invenzione dei filtri è una delle più grandi truffe perpetrate ai danni dell’umanità. Volendo studiare la fenomenologia bisogna dire che le donne sono le vere esperte mentre gli uomini si mostrano serenamente con la panza e la barba sfatta, senza remore.
Le donne invece… apri Facebook alle nove di mattina e ci sono queste dive, in pose degne di Cleopatra o, in alternativa, da contorsioniste del circo. Ferragosto (o in genere quello delle ferie) è il periodo migliore per osservarle, nemmeno troppo discretamente. Anzi #top, come direbbero loro. Si fanno i selfie ovunque, sono sempre truccatissime, perfette. Hanno il rossetto, l’eye-liner, il mascara. Poi però si stupiscono dei commenti tipo “sei bellissima” o “meravigliosa”, la risposta standard coniata è “siete troppo buoni”. E tu zoccola q.b., diciamolo. Alcune hanno un libro posato sulle cosce nude, buttato lì con noncuranza, vedo-non vedo. La coscia nuda va tanto, anche in inverno, se fuori ci sono zero gradi e s’aggigghia. Queste sono le maestre del filtro, quelle da cui tutte noi dovremmo prendere lezioni (o le distanze, dipende).
La verità è che mediamente sono sedute sul cesso, sotto hanno ancora i pantaloni del pigiama e le tappine ai piedi e non si sono manco lavate la faccia. Ma filtri e app fanno la magia. Miracolosamente sono truccate di tutto punto, hanno la pelle levigatissima manco fossero le testimonial dell’inossidabile Cera di Cupra (tanto, più o meno, hanno l’età di mia nonna quando la usava), sembrano in media 16 chili meno di quello che in effetti pesano, non c’hanno una ruga manco a pagarla e le occhiaie manco per sbaglio. Perché questi maledetti/benedetti filtri riescono (per chi sa usarli… e io non sono capace, è tutta invidia, sia chiaro) a fare tutto questo: truccarvi, sgonfiarvi e togliervi chili, farvi sembrare bonissime. Mentre i maschi che lasciano mi piace a ogni selfie taroccato sembrano minchioni esattamente come sono, capaci di farsi prendere per il culo da un filtro.