La botta di culo
Ieri mattina ho trovato la macchina bloccata da altre posteggiate ad cazzum. Una davanti, una dietra, una di lato. Murata. In pratica per uscire avrebbe dovuto alzarsi in volo, tipo elicottero. Avevo i minuti contati, al solito. Ho suonato, aspettato, imprecato. Finché me ne sono andata a piedi. Mi sono incazzata e poi rassegnata, passando al piano B.
Poi stamattina, quando mi sono alzata, mi sentivo meglio grazie a quella camminata a cui ieri ero stata costretta mio malgrado. Mi sentivo meglio, solo per merito di quel migliaio di passi. Tipo che potrei farlo ogni mattina, mi è venuto in testa. E ho pensato che alla fine andare a piedi non era stato poi così male, che questo imprevisto mi aveva dato questa opportunità.
Insomma un po’ come quando il fidanzato ti lascia: prima cerchi di risolvere la cosa, aspetti, poi ti incazzi e alla fine ti rassegni. Ma a tirata dei conti scopri che è stato un gran colpo di culo e non lo sai!