Il rossetto non è beneducato
di Amica Fritz
Sì, ok. Lo possiamo chiamare rosso fuoco, rosso marilyn, rosso sgargiante… ma il rossetto, quello vero, quello da femmina è lui e solo lui: il “rossotroia”!
È il “rossotroia” che ti fa sentire, per un attimo, per una serata, donna vera, quella che non può perdere. Quella che veramente va al bar e – anzichè, come nella vita normale, entrare a piè pari in una pozzanghera (o cadere lunga davanti alla posta) – si siede con grazia e ordina un cocktail martini con il tono giusto.
Quella che, mentre aspetta il cocktail martini, anziché (come nella vita reale) perdersi nel cellulare cercando un messaggio che non troverà – e, no, non valgono i messaggi della mamma, delle amiche, del compagno delle medie -, incrocerà lo sguardo di uno sconosciuto che si soffermerà esattamente sulle labbra e alzerà il bicchiere per un brindisi e poi chissà…
E allora mettiamocelo ‘sto rossetto “rossotroia”! Al bando i nude, i rosa, i mattoni, i rossetti beneducati. Al bando, almeno lì, almeno nel trucco, la timidezza e i lacci che ci costringono davanti a quel cellulare in attesa di quel cribbio di messaggio.
Forse, con 9 (ma anche 10 o 15 euro), per una volta, per una sera, possiamo essere un po’ Marilyn anche noi, normalmente destinate ad entrare a piè pari nella pozzanghera (e, se pozzanghera dev’essere, visto che ormai le scarpe le abbiamo bagnate, facciamo almeno cic-ciack!)