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E se vincessi io?

Io ogni tanto ci penso. A comprare un gratta e vinci, nella speranza di diventare milionaria. Ci penso e fantastico su quello che potrei fare.

Provo a fare quella razionale, penso a comprare un paio di case: una per viverci e un’altra per farmi una piccola rendita per la vecchiaia quando non avrò una pensione dignitosa per campare. Poi però la mia anima da cicala emerge, penso che un viaggio me lo potrei pure concedere. E qualche paio di scarpe, no? E poi i regali a parenti e amici. Insomma, non ho manco vinto e già ho speso tutto. Ci penso, fantastico giusto quel paio d’ore e me lo scordo. Il biglietto manco lo compro, e se lo faccio entro in tabaccheria guardandomi intorno, vergognandomi come una ladra. Lo gratto in solitudine, dentro l’auto. E al massimo ho vinto un altro biglietto da 5 euro.

Poi oggi a Palermo accade veramente, accade che una coppia compra un biglietto in una rivendita di via Emilia e vince 500 mila euro. Vince con un biglietto che si chiama Buon Viaggio (che a luglio è il miglior augurio che si possa fare). Vincono e partono. Via.

E io ricomincio a sognare di essere la prossima, di trovarmi fra le mani quel biglietto da Xmila euro. Perché se è vero che i soldi non danno la felicità, certo un po’ aiutano. Aiutano a non doversi arrabbattare da precari a 45 anni, aiutano a guardare al futuro con un po’ più di ottimismo, aiutano a potersi togliere qualche piccolo sassolino dalle scarpe. Io domani me lo compro un biglietto. Non fosse altro che per darmi, ancora una volta, un’altra speranza.


Commenti (3)

  • Daniela

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    faccio la stessa cosa anch’io!

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  • Cinzia

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    Aiutano anche a curarsi …😔 Io domani anzi più tardi compro anche io un biglietto 👍🏻✌️😘

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  • Giovanna

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    Io pure ci penso ma poi mi vergogno, non lo so perché. Mi sento stupida. E allora non lo faccio. Una ho anche sognato un paio. Non li ho giocati. Sono usciti 😑

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