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harry sally

È la nostalgia che ci fotte…

di Francesco Massaro

Ho abbandonato Facebook per nostalgia. Io ci campo con la nostalgia. Basta un niente a farmi piombare nella nostalgia. Prendi Harry ti presento Sally. Ho abbandonato Facebook il giorno dopo averlo rivisto. Che c’entra, direte voi. C’entra. Mente lo guardavo m’è venuta nostalgia per i pantaloni a vita alta di lui e le giacche con le spalline di lei. Delle passeggiate al parco a parlare senza mai guardare il telefonino (allora i telefonini forse non c’erano nemmeno) e delle telefonate a letto (“che stai facendo?”, “guardo un film, e tu?”).

La nostalgia per un tempo lontano che mi è sfuggito tra le mani senza che me ne rendessi conto, facendo cose che non volevo fare, abbandonando cose che avrei forse voluto continuare a fare. La nostalgia di quando non andavamo a caccia di like e non scrivevamo tutte le cazzate che ci passavano per la testa. La nostalgia di quando non era obbligatorio piacere, o se lo era lo era in modo diverso. Senza la necessità di rispondere, interagire, taggare, postare. Una fatica mortale, stupida e mortale.

Io alle cose ci arrivo sempre così, per sfinimento. Non controllo mai il termometro della mia insofferenza. Aspetto che il termometro si rompa. È l’unico modo che conosco per prendere le decisioni, dalle più inutili a quelle importanti. Ecco perché ho lasciato Facebook. Per sfinimento e per la nostalgia che m’ha preso quando ho rivisto quei due che nel film pian piano si innamorano senza mai scambiarsi una mail o un messaggio su Whatsapp. Vi ricordate quando capitava anche a noi?


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