Cuori esausti
“Sono stanco, Ste. Stanco. Stanco fisicamente, di testa. Ho pure il cuore stanco, esausto”. Le chiacchiere fra amici sono belle perché a un bel momento, di botto, ti aprono un mondo. Ti fanno vedere cose che sai e che sono rimaste lì, conservate per anni. Che fai fatica a vedere ed ammettere.
Ho avuto anch’io il cuore stanco. Esausto. Il cuore è stanco quando non hai più voglia di combattere, quando ti lasci scivolare tutto addosso, quando le delusioni hanno alzato muri intorno a te. E tu fra quelle mura ti sei nascosta, ti sei creata un giaciglio e ci sei rimasta. Il cuore si stanca per amore, ma non solo. Si stanca e basta. E va a dormire. E tu non te ne accorgi, lo lasci dormire ma non lo sai che sta dormendo. Continui la tua vita senza cuore, senza sentimenti, senza emozioni, senza passione. Sopravvivi.
Però, amico mio, sai, il cuore dopo essersi riposato si sveglia. Sempre. Si sveglia senza che tu abbia bisogno di un orologio per costringerlo a saltare giù dal letto. Non puoi costringerlo a svegliarsi. Si sveglierà da solo, perché è sazio di sonno, perché ha riposato abbastanza. E d’improvviso provi gioia, stupore, attrazione. Provi amore e coraggio. Torna la voglia di combattere e di vincere. Ed esci da quelle quattro mura in cui ti sei nascosto e ricominci a vivere. Finché il cuore si stancherà di nuovo. O magari, la prossima volta, no.