C’è chi l’ha e chi non l’ha
Io non lo so se è così anche quando gli uomini osservano una donna. Ma da donna so che una delle cose più difficili è descrivere il fascino di un uomo. Spiegare esattamente perché uno ce l’ha e l’altro no. Il confine fra l’uomo affascinante e quello banale.
Lo vedi la prima volta, non è bello. Perché l’uomo che ha fascino non è mai bello. Ma diciamolo francamente: non conta la tartaruga sulla pancia quanto se avete (o no) un criceto in testa!
È simpatico, sì. Ma l’uomo che ha fascino non è solo simpatico, ha quel qualcosa in più. Non sai descriverlo ma ce l’ha. È intelligente, sì. Ma non è intelligente e basta, ha quel qualcosa in più. Non sai descriverlo ma ce l’ha.
Continui a guardarlo e a chiederti: ma che avrà di speciale??? E puoi stare lì ore a chiederti cosa è esattamente quel qualcosa in più. Ma non saprai mai descriverlo. Non saprai descrivere come ti incanta quando parla, quando muove le mani, quando ha quelle attenzioni che non ti aspetti. Piccole, insignificanti ma che fanno la differenza.
Può parlare anche di pallone per tre ore o se c’è vita su Marte e ti sembrerà meraviglioso. Lo facesse il tuo ex compagno di catechismo gli avresti già dato una palata sui denti o gli avresti sbadigliato in faccia senza pietà.
E per tutti gli altri, alla fine, non c’è storia. Perché possono essere anche simpatici, garbati, intelligenti, colti. Ma continuerai a guardarli pensando che hanno lo stesso sex appeal di un’Ape Piaggio. Poi magari scopri che un’Ape Piaggio è ben più solida e utile, ma sarà troppo tardi.