Di Bacalov, un concerto e ricordi
Leggo, qualche giorno fa, che è morto Luis Bacalov. E mentre sui social è un susseguirsi di ricordi, di link, di brani, a me non vengono in mente le musiche del Postino, come a tutti.
Mi viene in mente un concerto, al Teatro Politeama, qualche anno fa. Mi viene in mente un uomo che a modo suo mi corteggiava, mi vengono in mente due biglietti recuperati da me e una proposta quasi timida.
Mi ricordo l’emozione di quel primo appuntamento, la cura con cui mi sono preparata, i tacchi su cui per l’agitazione mi sentivo a disagio (io, che ci andrei pure a fare la spesa…), le chiacchiere un po’ impacciate, la cena dopo…
Così come, dopo qualche mese, un altro concerto, lui che sbaglia (forse) e arriva un’ora prima, io ancora con i capelli bagnati, lui che mi spinge sul letto e mi bacia. E a come ridevamo.
Perché alla fine quello che contano non sono gli episodi, i fatti, le cose. Io del concerto non mi ricordo quasi niente più, ci provano quei due biglietti stropicciati in una scatola. Conta il segno che certi momenti ci lasciano dentro. E no, se le cose non vanno come vorremo, non sono i ricordi dolorosi, checché qualcuno mi dica. Fa più male doverci rinunciare a quelle emozioni.