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Il panico da *** PIN ERRATO***

Sono le dieci di sera e sono alla cassa del supermercato (sia benedetto quello aperto h24). Porgo al commesso la carta bancomat per pagare, almeno secondo me. E digito il pin: ***PIN ERRATO***.

Riprovo. ***PIN ERRATO***. A caratteri cubitali. Cerco di pensare velocemente, rischiando di digitare questa volta chissà cosa, dalla data di nascita di Papa Francesco alla sequenza che sblocca magari la cassaforte della Banca d’Italia ma bloccherebbe irrimediabilmente la mia carta. Poi capisco: quella scheda blu infilata là non è il bancomat ma la carta di credito, il pin che sto digitando è del bancomat per questo l’aggeggino continua ad alzarmi il dito medio. E capisco anche dov’è l’errore: la sera prima ho trovato vuoto il posto dove solitamente tengo il bancomat, ho scartabellato nel portafogli e ho tirato un sospiro di sollievo, era solo fuori posto. Scambiando una tesserina blu per una verde. E non sono daltonica, no.

A questo punto la domanda è: il bancomat dov’è finito? Nel tragitto verso casa ripercorro gli ultimi giorni, quando l’ho usato, cosa ho fatto. Niente, le tracce si perdono all’ultimo prelievo. Penso già con angoscia alla trafila in banca, al fatto che non posso andarci prima di dieci giorni, ai contanti che dovrò farmi prestare da qualche amica non potendo prelevare finché non arriva quello nuovo. E soprattutto a un altro maledettissimo pin che mi daranno con la scheda nuova. Perché diciamolo: siamo schiavi dei pin, delle password, delle credenziali di accesso e di tutti questi log in e log out. E che senza una fottutissima schedina, blu o verde che sia, ci sentiamo persi.

Stamattina ho già il telefono in mano per chiamare la banca. Prima, in un sussulto di buonsenso, provo a controllare l’ultima volta. Svuoto tutto il contenuto del portafogli, la patente (ho ancora quella vecchia, quel foglietto rosa a tre ante) ha un’insolita consistenza dura: in mezzo c’è questa scheda verde! Bancomat salvo. E meno male che ieri sera non ho chiamato il numero verde per bloccarla, non l’ho fatto solo perché non mi ricordavo il numero. Ora devo solo ricordarmi di non sbagliare un’altra volta il pin della carta di credito che altrimenti me la bloccano. E di trovarmi un bravo badante, possibilmente almeno giovane e aitante!!!


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